Oggi in tutto il mondo si parla di transizione ecologica. L’Europa ha individuato le direttrici fondamentali di questo passaggio che ha come obiettivo ripristinare l’armonia tra uomo e natura, tra persona e pianeta. Loccioni è partita con grande anticipo e oggi può essere il laboratorio reale di questa evoluzione, avendo raggiunto e misurato molti degli obiettivi.
Nell’entroterra rurale marchigiano, tra i vigneti della Vallesina, ci sono laboratori lungo il fiume Esino dove 450 giovani sviluppano innovazioni di misura per i più grandi nomi dell’industria mondiale, con l’obiettivo di migliorare il benessere delle persone del pianeta; ed è qui che oltre 30 anni fa nasce il laboratorio a cielo aperto di quella che oggi si chiama transizione ecologica.
L’intuizione di ripensare soluzioni tecnologiche per garantire il comfort e ottimizzare i consumi energetici nei suoi laboratori, alla Loccioni è venuta già negli anni ‘80. E’ stato allora infatti che Enrico e Graziella, in largo anticipo su un trend futuro di attenzione al benessere negli spazi lavorativi, decisero di climatizzare tutti gli ambienti di lavoro.
Già a metà degli anni ’90 i laboratori Loccioni erano all’avanguardia nell’automazione di edifici con l’illuminazione e la climatizzazione automatica degli ambienti e la misura dei consumi, per pianificare il futuro con l’esperienza del passato.
Con il nuovo millennio inizia un percorso consapevole verso la riduzione dei consumi energetici, la riduzione delle emissioni di CO2, la produzione da fonti rinnovabili.
Ma è nel 2008 che, grazie all’apporto fondamentale di Federico Maria Butera, Professore di fisica tecnica ambientale del Politecnico di Milano, tutto ciò viene messo a sistema e nasce la Leaf Community.
La Leaf Community, in cui si vive in case a impatto zero, ci si muove con auto elettriche, si studia in una scuola ad energia solare, si lavora in edifici sicuri e confortevoli, alimentati da fonti rinnovabili, diventa così laboratorio aperto e visitabile, in cui giganti come ENEL, Whirlpool, Ikea, Samsung, sperimentano soluzioni sostenibili, mentre molte aziende del territorio coinvolgono il team Loccioni nella realizzazione di progetti energetici.
Oggi, a distanza di due anni dalla totale elettrificazione del campus Loccioni, nonostante l’aumento dell’energia consumata per i collaudi dei nuovi componenti, l’aumento dei laboratori e dei collaboratori, considerate tutte le fonti di produzione di energia rinnovabile, il bilancio energetico è sempre positivo, con una produzione di energia superiore a quella consumata.
Nel 2023 la Leaf Community ha prodotto oltre 4.675 MWh di energia rinnovabile, di cui oltre l’81% auto-consumata grazie ai sistemi di accumulo elettrico e termico.
Quasi il 60% del tempo il prelievo dalla rete è nullo, con tutto il campus potenzialmente in isola energetica.
Al netto del progetto rurale, Loccioni contribuisce così ad evitare l’emissione in atmosfera di oltre 923 tonnellate di CO2, che non solo compensano la sua Carbon Footprint, ma vanno oltre per rendendo l’impresa emettitore negativo per 12 t di CO2.